Gioco d’azzardo: sarà legge?
La nuova proposta di Legge sulla regolamentazione del gioco d’azzardo (proposta di Legge di iniziativa popolare per la tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro-giochi d’azzardo) ci piace molto.
Si tratta di un progetto promosso da Terra di Mezzo e Legautonomie , sostenuto da oltre 411 comuni nei quali sono state raccolte le firme necessarie per presentarlo ad Aprile alla Presidente della Camera Laura Boldrini. Questa proposta, a nostro avviso, è sensata poiché centra l’attenzione sull’individuo. Il chiaro riferimento è all’art. 32 della Costituzione, quello che sancisce per i cittadini italiani il diritto fondamentale alla salute. Questa scelta rende chiaro da subito che il Gioco d’azzardo patologico venga considerato per quello che è: una malattia. Per essere precisi questa valutazione era già stata fatta attraverso la Legge 158 del 2012, che inseriva la ludopatia nei livelli di assistenza per la prevenzione, la cura e la riabilitazione, in realtà sono sempre mancati i finanziamenti specifici. Il risultato è stato che non è esistita una “garanzia dell’assistenza” ma questa è stata delegata a chi di buon cuore volesse farsene carico: Regioni, Comuni e a volte nessuno. Ciò che soprattutto ha colpito positivamente la nostra attenzione è l’assoluta mancanza di istanze proibizioniste: non si inneggia alla magica sparizione di macchinette e slot-machine o sale bingo, ma si chiede una regolamentazione seria e criteri più sensati per l’apertura e la gestione delle sale gioco. In altri termini i suoi articoli suggeriscono una parola troppo spesso abusata o dileggiata “Buonsenso”.
Ma cosa dice questa proposta di legge sul gioco d’azzardo?
In sintesi ciò a cui mira questa proposta di legge è, fra le altre cose:
- la tutela delle persone e soprattutto dei minori :
Attraverso la segnalazione, all’interno delle sale gioco, dei servizi pubblici e privati che si occupano di gioco d’azzardo patologico; dichiarando chiaramente i rischi cui può incorrere un giocatore e in ultimo obbligando i gestori dei locali a consentire l’accesso agli operatori che si occupano di gambling per fornire informazioni o sostengo ai giocatori. Inoltre, alla luce dei dati che segnalano una sempre più alta frequentazione di minori, viene chiesto che le slot vengano dotate di sistemi di rilevamento attraverso il codice fiscale (come quello presente nei distributori di sigarette per intenderci) e soprattutto che vengano attivate delle misure preventive nelle scuole dell’obbligo attraverso la formazione dei docenti.
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norme sulla pubblicità:
Vengono stabiliti dei paletti ai quali attenersi nella creazione dei messaggi che pubblicizzano il gioco d’azzardo per cui, ad esempio lo spot non deve negare l’esistenza di rischi correlati, non deve illudere che sia possibile risolvere le difficoltà di natura economica o personale (successo, autostima, fiducia in se stessi) . E’ vietato inoltre veicolare il messaggio facendo credere che l’abilità del giocatore sia fondamentale per la vittoria o ancora che la facilità del gioco equivalga alla facilità di vincere. Oltre alla realizzazione della campagna di marketing, la proposta di legge interviene anche sulle modalità di “somministrazione”, per cui stabilisce i contesti nei quali è fatto divieto esporre pubblicità (anche i banner sui siti vengono banditi) e obbliga a precisare sempre che il gioco è vietato ai minori di 18 anni.
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la cura per le persone malate e le fonti di finanziamento per la cura e la prevenzione:
Questa legge prevede che entro due mesi dall’approvazione venga garantita a tutti i cittadini l’opportunità di cura, di benefici di legge e opportunità fiscali, così come è per tutte le altre forme di dipendenze patologiche. Stabilisce inoltre che sia il Ser.T (Servizi per le Dipendenze) a farsene carico (disposizione non scontatissima, visto che oggi in alcune realtà, come quella di Latina, in cui Coaching&Dipendenze opera, se ne fa carico il C.S.M. -Centro di Salute Mentale) attraverso la promozione di interventi informativi, ambulatoriali e residenziali. Viene poi esplicitamente previsto che anche i familiari dei giocatori abbiamo il diritto ad essere sostenuti psicologicamente nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Infine viene stabilito che coloro che si occupano di gioco d’azzardo (pubblici e privati) debbano essere competenti e a tal fine si dovranno attivare corsi di formazione e aggiornamento.
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la ridefinizione delle autorità per il rilascio delle autorizzazioni:
Viene sancito che sia il Sindaco, insieme al Questore, a rilasciare l’autorizzazione per l’apertura di sale da gioco. Allo stato attuale ciò non è contemplato: “alle autorizzazioni e dalla possibilità di regolamentare aperture, orari e distanze da luoghi sensibili delle sale da gioco, vengono escluse le autorità locali che ogni giorno si confrontano con i problemi che provengono da un gioco smodato” (cit. dalla proposta di legge). In ultimo la proposta presenta degli articoli molto chiari sul contrasto all’evasione fiscale , ma soprattutto limita la possibilità di infiltrazioni mafiose nell’ambito del gioco d’azzardo, anche attraverso l’obbligo della tracciabilità finanziaria. Chi volesse approfondire può leggere la proposta su Scuola delle Buone Pratiche. Mi auguro che venga presto presa in considerazione del nostro Parlamento. Si tratta di una buona legge che tutela i giocatori e i gestori onesti.
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