Imprevisti: le 5 regole per gestirli
In “Come dilatare il tempo” erano stati fissati i paletti per una buona gestione del tempo: le priorità, la pianificazione, gli obiettivi, la delega mancavano però gli imprevisti.
Causa, spesso, di ritardi clamorosi, ansie e fatiche.
C’è chi dice che l’unica certezza è l’imprevisto e per certi versi mi sento di dar loro ragione. Quante volte programmiamo qualcosa, ci organizziamo e proprio quando stiamo per partire…toh! capita qualcosa che ci scombussola i piani.
Non sempre però si tratta di avvenimenti negativi, qualche volta gli imprevisti assumono connotazioni positive, ma quando appaiono benefici ne sottovalutiamo l’influenza, o per meglio dire, tendiamo a ricordare di più quando questi sono pestilenziali e maledetti!
Esistono però delle regole per tenerli sotto controllo, sono quelle che insegnano i Team Builder e che i manager conoscono (almeno si spera). Proviamo a spostare queste regole nella vita quotidiana di ciascuno di noi.
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Le 5 regole per gestire al meglio gli imprevisti
1. Gli imprevisti sono una certezza? Allora mettili in conto!
Dicevo prima che sovente gli incidenti di percorso vengono considerati come delle certezze: sicuramente qualcosa accadrà. Partendo da questa considerazione se riteniamo in partenza che qualcosa andrà storto possiamo provare a preventivare l’inevitabile, cominciamo a prevedere cosa potrebbe accadere e corriamo ai ripari!
2. Valutarne l’urgenza
Non sempre gli imprevisti hanno un carattere di urgenza, spesso carichiamo (o veniamo investiti) da un quantitativo abnorme di ansia che ci porta ad agire senza riflettere sul fatto che magari quella cosa, che ci ha fatto scattare come molle, si poteva tranquillamente rimandare!
3. Facciamo finta non esiste l’imprevisto
Per lo stesso principio del precedente punto, quindi la mancanza di controllo dell’ansia, capita che ci facciamo carico, oltre a tutte le incombenze necessarie alla nostra esistenza, anche di imprevisti che potremmo tranquillamente ignorare! Quindi è fondamentale domandarsi: ” Se non gestisco questo imprevisto cosa può succedere?” Se la risposta è niente, o niente di grave o un piccolo fastidio tollerabile, beh allora IGNORIAMOLO!
4. Spostiamo in avanti la risoluzione dell’imprevisto
Se mi domando se posso ignorarli, posso anche domandarmi se li posso RIMANDARE, cioè trasformarli da necessari ed urgenti ad organizzabili nella mia “agenda”.
5. Deleghiamo l’imprevisto a qualcun altro
E’ corretto farlo? Si, assolutamente si. Demandare a qualcun altro non è scorretto sempre che lo possa fare e ne abbia la capacità e, dirò di più, farlo è giusto oltreché salutare: si chiama DELEGARE!
Insomma ciò che conta quando subentrano gli imprevisti è:
- gestire l’ansia conseguente,
- riuscire a tenere sotto controllo le reazioni emotive e fare agire la parte più razionale di noi.
- stopparsi un attimo e riflettere se sia effettivamente necessario reagire all’imprevisto.
In fondo come dice Pennac ” C’è qualcosa di peggio dell’imprevisto: le certezze!!”
Buona gestione degli imprevisti a tutti!
A presto
G.M.
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