Leader nell’acquario
Il Leader è inserito in un team, insieme formano un ‘sistema’, che definirò acquario, si tratta di un ulteriore concetto chiave dell’approccio sistemico.
Nel precedente articolo ‘Leader e Leadership‘ abbiamo posto l’attenzione sul concetto di Leadership, analizzando come si sia modificato nel corso del tempo e di come, seguendo nuove teorizzazioni e conoscenze, non sia più considerato come una innata capacità di un singolo essere umano (o animale, si perché è una caratteristica anche del mondo animale e in special modo in quelle razze che vivono in branco). Il focus del precendente articolo era principalmente il contesto.
La leadership, quindi, è inserita all’interno di una o più relazioni.
Ed il Leader è colui che si trova nella posizione di gestire il team e di guidarlo al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Dal un punto di vista della struttura, in passato sarebbe stato visto come se fosse stato al vertice di una piramide, secondo l’ottica sistemica tale raffigurazione risulta poco realistica.
Il team di lavoro è visto come un ecosistema in cuile singole parti sono interconnesse e si influenzano reciprocamente, ne consegue che un membro influenzerà tutti gli altri e il sistema stesso, ampliando o limitando, arricchendo o impoverendo le possibili scelte e quindi la vita nell’acquario (il contesto) stesso.
Tra le caratteristiche di ogni ecosistema vi è quella della sua sopravvivenza: il primo obiettivo di tutti i membri e del leader sarà quindi quello di permettere al team di sopravvivere.
Pertanto, imprescindibile compito è quello fare in modo che il team lavori in modo armonico, evitando tensioni che lo possano portare alla rottura e quindi ad un rischio di termine del sistema (morte dell’acquario). In aiuto vengono sicuramente tutta una serie di tecniche ad hoc (team building, gestione dei conflitti, comunicazione efficace, gestione del tempo, ecc…) e di caratteristiche interpersonali del leader stesso (capacità di mediazione, capacità di ascolto, ecc…).
Il secondo compito poi è quello di raggiungere gli obiettivi.
Ragionamento differente è quello inerente i team specificatamente creati per raggiungere determinati scopi (ad esempio i team a progetto), nei quali la tendenza può essere quella di una sovrapposizione tra l’obiettivo primario (la sopravvivenza) e quello per il quale è stato creato il team.
Un leader che agisse solo per il raggiungimento degli obiettivi (o per tornaconto personale) e perdesse di vista l’obiettivo primario avrebbe ben poco da rallegrarsi e, tornando alla metafora dell’acquario, risulterebbe essere solo un pesce predatore più grande degli altri. L’unico vero risultato che potrebbe raggiungere è quello della disgregazione del sistema e del fallimento relazionale.
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Tornando al concetto di ecosistema, altro aspetto fondamentale, insito alla sopravvivenza, è quello dell’evoluzione.
Infatti in una prospettiva a medio-lungo termine (ma anche a breve in periodi di crisi economica come quello attuale), solo l’evoluzione del sistema, garantita e permessa dall’evoluzione dei propri membri e dal loro investimento (in termini di caratteristiche poco tangibili come: entusiasmo, convinzione, fiducia, collaborazione, ecc.), può permettere al sistema stesso di trovarsi in condizioni di essere competitivo nei successivi periodi di tempo (ahimé e ahinoi la non-competitività sancisce la ‘morte’ del sistema). Diventa quindi fondamentale per il leader favorire nelle persone l’immissione delle caratteristiche personali.
Avendo fatto l’esempio di una acquario, si potrebbe pensare che si svolga tutto al suo interno, ma un ulteriore punto su cui pone l’accento la teoria sistemica è che i sistemi sono aperti. Ossia sono immersi in ulteriori sistemi più grandi e fra i vari sistemi esiste un’interconnessione, ovvero scambia informazioni, che condiziona e dal quale è condizionato.
Nel caso dell’Aquario, se ad esempio, non vi fossero visitatori che senso avrebbe tenerlo aperto?
Nei prossimi articoli vedremo gli ulteriori aspetti fondanti della leadership in ottica sistemica e come questi vadano a fornire una nuova lente attraverso la quale leggere le aziende e il loro funzionamento.
Gianpaolo Bocci
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