Terapia familiare in pillole

Terapia familiare in pillole

La terapia familiare è un intervento tanto conosciuto quanto sconosciuto. Nata negli anni ’50, ha rivoluzionato il modo di pensare alla psicopatologia perché i sintomi, le diagnosi, i trattamenti non sono stati più pensati come la disfunzionalità del singolo individuo che sta male o l’intervento rivolto a guarire la persona dal suo sintomo  ma come  espressione dell’equilibrio creatisi nel gruppo “famiglia”.

terapia famialiare - Cosiré

Immagine di Melissa Fong

Questo vuol dire che la persona, il bambino, l’adolescente non è un individuo isolato che, in una fase di ciclo vitale, sviluppa o manifesta un sintomo per es. tic, alopecia, colite, asma, attacchi di panico (etc…) o un comportamento come non mangiare, non andare a scuola, non uscire di casa, aggredire i familiari perché è malato, ma quella persona, membro della famiglia, sviluppa uno stato patologico o sintomo perché ha un senso nelle relazioni familiari e nell’equilibrio di quel gruppo familiare. Allo stesso tempo il sintomo o comportamento ci dice qualcosa di quella famiglia e del suo disagio apparso in una fase del ciclo di vita di quella famiglia.

Una famiglia può avere difficoltà nelle fasi di passaggio per es. nella formazione e definizione della coppia, alla nascita dei figli, quando i figli iniziano ad andare a scuola e si sperimenta la prima separazione, nell’età adolescenziale, nel passaggio dalla fase adolescenziale a quella adulta, nell’accompagnamento dei figli all’uscita di casa, nelle separazioni e ricomposizioni*, o nell’elaborazione di  un lutto, nell’età senile.

L’approccio sistemico relazionale fin dai suoi albori si è fondato  sul  presupposto che non sia possibile spiegare lo sviluppo  di un individuo indipendentemente dal sistema, cioè dalla rete di relazioni significative, di cui esso é parte, né che sia possibile  comprendere il comportamento  degli individui avulso dal contesto, cioè dalle circostanze e situazioni, in cui esso ha luogo **.

Quindi la famiglia è un sistema, ma anche la società è un sistema. Dunque la famiglia è vista anche in relazione al momento storico e sociale ed alle condizioni socio – economiche in cui vive.

In tutta questa complessità vi chiederete qual è il vantaggio di fare un intervento di terapia familiare rispetto ad una psicoterapia individuale o anche perché prendersi l’onere di un intervento che coinvolga tutta la famiglia nel momento in cui c’è un bambino o un adolescente che manifesta un disagio/problema/sintomo.

Vuoi richiedere una consulenza familiare?

Sicuramente l’intervento di psicoterapia familiare richiede un impegno ed uno sforzo maggiore sia da parte della famiglia che del terapeuta. Inoltre solo uno psicoterapeuta specializzato in psicoterapia familiare sistemica può intraprendere e portare avanti un trattamento di questo tipo.

I vantaggi sono molteplici:

  • lavorare tutti insieme mettendo a disposizione le capacità e risorse di ogni membro della famiglia accelera ed amplifica l’intervento;
  • riflettere insieme sui cambiamenti possibili da apportare ed ogni cambiamento apportato da un solo membro della famiglia crea beneficio agli altri moltiplica le possibilità;
  • partecipare tutti agli incontri di terapia familiare crea collaborazione, condivisione e coesione;
  • partecipare tutti insieme agli incontri di terapia familiare evita la stigmatizzazione di un solo membro della famiglia, vantaggio maggiore quando si tratta di un bambino e di un adolescente.Possiamo immaginare quanto si senta sollevato un bambino a fare sedute di psicoterapia insieme ai suoi genitori piuttosto che da solo? Possiamo immaginare l’ambiguità o la continuità di un adolescente rispetto ad un intervento di psicoterapia individuale che punta alla sua crescita ed autonomizzazione quando è in una fase in cui è proprio questo il suo dilemma?

Inoltre la psicoterapia familiare può essere un utile intervento che potenzia e coadiuva trattamenti individuali psichiatrici, neuropsichiatrici e psicoterapici.

Elisa Pappacena

 

**Fruggeri, L. (2008)  Le famiglie nella terapia familiare sistemica. Rivista sperimentale di freniatria, vol CXXXII, n. 2, pp. 133-149.

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